Spesso quando gli ero accanto lo guardavo, i suoi occhi mi raccontavano i suoi pensieri
vi leggevo la sua continua richiesta di aiuto. "Strano, vero, come si possa comunicare senza parlare ma solo con il grande desiderio di farlo? Per me è facile esprimere un pensiero, un concetto qualsiasi, perché per Riccardo, non era così?
Trascorrevo le notti insonni pensando a come entrare nel suo cervello. Cominciammo la terapia del dottor M., le crisi cominciavano a diminuire i giorni passavano veloci mentre noi scrupolosamente gli somministravamo i farmaci prescritti.
Avevamo scritto la lista al computer con le dosi indicate e, dopo averla attaccata al frigo, ci preoccupavamo di seguirla scrupolosamente alimentandolo, contemporaneamente, con cibi privi di glutine e caseina.
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