martedì 18 settembre 2012

UN AMBITO TRAGUARDO

Mi sono sempre chiesta cosa avrei provato quando Riccardo avrebbe sostenuto gli esami orali per il conseguimento della licenza di scuola media ed oggi finalmente l'ho capito, un misto di sofferenza e di ansia mista ad una stana forma di riconoscenza verso tutti gli obbiettivi che erano stati conseguiti, verso tutto il percorso lungo e faticoso di questi dieci anni con cui ho dovuto condividere la mia sedia con la "loctite", ma oggi sono felice vedere Riccardo così presente, così carino e soprattutto così (normale) mi rende entusiasta. Sono stata a casa in questi giorni che hanno preceduto la prova orale per aiutarlo a ripassare la tesina preparata dal prof.re di sostegno. Stamattina e' andato a scuola accompagnato dal nonno. Quando sono sono tornati mio marito era commosso, il ragazzo aveva sostenuto brillantemente la prova orale tanto che i professori gli hanno regalato un pallone di rugby con tutte le loro firme apposte, l'hanno abbracciato e salutato con un bacio. Il professore di sostegno ha ribadito a tutti i presenti che i risultati conseguiti erano stati eccezionali e che Riccardo era stato fortunato ad avere accanto persone che l' amavano infinitamente e che gli hanno permesso con l'aiuto di Dio di diventare il ragazzino di oggi mentre ad altri che pure aveva conosciuto nel corso della sua carriera di insegnante non era stato concesso di raggiungere simili, traguardi, frutto di un lavoro unito ed intenso di due persone che l'hanno messo davanti ad ogni cosa, prima di ogni cosa. Vorrei che le persone che leggano il mio libro, mi vedessero nel loro stesso dolore e non perdessero la speranza di potercela fare perché i miracoli accadono, basta crederci fortemente.

domenica 4 marzo 2012

NORMALITA'............

Ogni giorno mi sorprendo ascoltare Riccardo parlare, è una continua esplosione di parole, che manifestano pensieri, sentimenti, ricordi, che mai avrei pensato potessero concretizzarsi.

E' proprio un chiacchierone che felicità! Certamente la normalità che cerco è quella dei suoi coetanei ed oggi ne sono quasi vicina,

ma quel quasi mi pesa tanto e vorrei correre più della luce per mettere
 la parola"finalmente"e togliere quel quasi.

sabato 14 gennaio 2012

UN CONTINUO DI MIGLIORAMENTI

Oggi sono andata insieme a Ricky ed a mio marito al Carrefour che si trova al centro commerciale Campania" qui ho incontrato una mia amica che non vedevo da anni ma conosceva la patologia di Riccardo.
Ci siamo salutate abbiamo spettegolato un pò,il ragazzo l'ha salutata ed ha conversato con lei
senza nessuna difficoltà rispondendo a tutte le domande che gli venivano poste.
Salutandomi mi ha chiesto chi fosse il ragazzo che era con me, le ho risposto che era Riccardo diventato ormai un adolescente.
Lei la guardato fortemente meravigliata , non, avrebbe mai immaginato se non glielo avessi detto che quel ragazzino era lo stesso che aveva sofferto di autismo.
La sua sorpresa  mi ha reso felice, i suoi cambiamenti anche per me sono una continua meraviglia sopratutto se vengono visti da altri.
Forse veramente mi sto avvicinando a quella desiderata normalità per cui lavoro e prego.