venerdì 21 ottobre 2011

A GRANDI PASSI

Siamo ormai alla fine dell anno 2011, tanto tempo è passato da quando è iniziata quest'avventura.
Riccardo è diventato grande all improvviso, quanto lavoro è stato fatto ma quanto ne resta ancora da fare.
Ora , sta copiando sul quaderno un'espressione aritmetica svolta alla lavagna, non avrei mai immaginato che sarebbe riuscito a fare tanto.
Il suo cervello è come se stesse assorbendo tutto ciò che fino ad ora non era riuscito ad assimilare ; è una gara contro il tempo, un lavoro continuo, che consente al suo cervello di immagazzinare dati, cosa che non pensavo potesse avvenire.
Ho sempre saputo che fantastico computer fosse il cervello e che fosse stato in grado di rispondere ad ogni stimolo esterno teso ad aiutarlo a funzionare in modo corretto.
Sembrano , ormai cosi lontani i tempi della speranza, oggi, che si stanno avvicinando, a grandi passi, quelli della certezza.

giovedì 6 ottobre 2011

OLTRE L'UMANO

Quando ho sentito, alle mie spalle "ciao Barbara" ed ho riconosciuto la voce , mi sono girata e le lacrime mi hanno immediatamente velato gli occhi!
Riccardo è un "gran pezzo di ragazzo",di una bellezza disarmante e dal sorriso che non conosce confini. Ha, al seguito,una famiglia meravigliosa, che lui adora e non perde occasione di esprimere A PAROLE i propri sentimenti.
Un ragazzo sportivo che pratica basket e, alla mia domanda, su cosa volesse fare da grande, mi rispose : " l'avvocato, come papà".
Mai avrei immaginato da quale tunnel fosse stato tirato fuori dai nonni che emanano pace, serenità e speranza.
Ho visto nonni amare i nipoti piu' dei loro stessi figli ma con Riccardo ho avuto modo di carpire che i suoi fossero approdati ad un'altra dimensione: oltre l'umano! Si, per una volta, mi sia consentito sottolineare , " Oltre l'umano",  perché Riccardo è la prova evidente che Dio esista! c'è un gran bel libro, piuttosto ignorato, la Bibbia dove al capitolo 38 Siracide , si inneggia alle mani dei medici, benedette dallo spirito santo affinché guariscano gli ammalati, un modo perchè DIO possa arrivare ai sofferenti, servendosi di esperti. 
Ebbene! Riccardo ha ricevuto la grazia di essere affidato a mani "benedette" ma soprattutto quella di essere nato in una famiglia che ha fatto della sua guarigione  il proprio scopo di vita, tra persone il cui atteggiamento è stucchevole: diffondere la certezza che dall'autismo si può uscire, anzi no!SI DEVE! si è cosi, e lo dimostra la tempra dei suoi incantevoli Nonni.


Dott.ssa Barbara Villano



domenica 2 ottobre 2011

PROFUMO DI NORMALITA'

La mia storia con riccardo và oltre il sogno.
Sognare, generalmente è vivere nella coscienza che tutto ciò che si sogna non potrà avverarsi, per me invece sognare la sua normalità doveva divenire la sua realtà.
La sua patologia doveva divenire solo un ricordo e quando tra dieci anni penserò a tutto il passato a quando il tempo per lui si era fermato nell'oblio del nulla.
Gioierò insieme ai suoi cari dei suoi cambiamenti con la consapevolezza che finalmente

Riccardo potrà guardare al futuro come tutti gli altri.