Le pagine di questo libro raccontano la vera storia di Riccardo, bambino autistico che, dopo una particolare terapia e una riabilitazione sofferta, è riuscito ad ottenere sensibili miglioramenti. Oggi, Riccardo legge, scrive, parla ma soprattutto pensa e si relaziona con il mondo esterno. In questo libro viene descritto tutto il lavoro fatto e le difficoltà incontrate, al fine di aiutare qualche altro bimbo che ha le stesse problematiche.
martedì 18 settembre 2012
UN AMBITO TRAGUARDO
Mi sono sempre chiesta cosa avrei provato quando Riccardo avrebbe sostenuto gli esami orali per il conseguimento della licenza di scuola media ed oggi finalmente l'ho capito, un misto di sofferenza e di ansia mista ad una stana forma di riconoscenza verso tutti gli obbiettivi che erano stati conseguiti, verso tutto il percorso lungo e faticoso di questi dieci anni con cui ho dovuto condividere la mia sedia con la "loctite", ma oggi sono felice vedere Riccardo così presente, così carino e soprattutto così (normale) mi rende entusiasta. Sono stata a casa in questi giorni che hanno preceduto la prova orale per aiutarlo a ripassare la tesina preparata dal prof.re di sostegno. Stamattina e' andato a scuola accompagnato dal nonno. Quando sono sono tornati mio marito era commosso, il ragazzo aveva sostenuto brillantemente la prova orale tanto che i professori gli hanno regalato un pallone di rugby con tutte le loro firme apposte, l'hanno abbracciato e salutato con un bacio. Il professore di sostegno ha ribadito a tutti i presenti che i risultati conseguiti erano stati eccezionali e che Riccardo era stato fortunato ad avere accanto persone che l' amavano infinitamente e che gli hanno permesso con l'aiuto di Dio di diventare il ragazzino di oggi mentre ad altri che pure aveva conosciuto nel corso della sua carriera di insegnante non era stato concesso di raggiungere simili, traguardi, frutto di un lavoro unito ed intenso di due persone che l'hanno messo davanti ad ogni cosa, prima di ogni cosa. Vorrei che le persone che leggano il mio libro, mi vedessero nel loro stesso dolore e non perdessero la speranza di potercela fare perché i miracoli accadono, basta crederci fortemente.
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